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Il dibattito teorico ed empirico sugli assetti di governo delle imprese è in gran parte centrato sulle imprese di grandi dimensioni di tipo manageriale, caratterizzate da assetti proprietari aperti e dall'assunzione del potere di controllo da parte di manager professionisti. Nonostante le imprese di minori dimensioni costituiscano l'ossatura portante dell'economia di molti paesi, la letteratura di corporate governance sulle imprese privately owned e sulle piccole e medie imprese risulta ancora piuttosto carente e impostata in maniera differenziale rispetto alle grandi imprese manageriali. Gran parte degli studi si limita a considerare un dato di fatto la tendenziale coincidenza tra proprietà, di tipo familiare, e controllo, con conseguente modello di governo "imprenditoriale", piuttosto stabile nel tempo. Questo volume intende, quindi, inserirsi in un terreno di studio non ancora del tutto esplorato, analizzando il complesso tema dei rapporti tra proprietà del capitale apportato nell'impresa e titolarità del potere di governo nelle imprese minori. Dal punto di vista della struttura proprietaria, infatti, tali imprese non risultano omogenee e i conflitti di interesse che possono emergere, con diverse sfumature di intensità, vedono contrapporsi il manager proprietario ad una molteplicità di stakeholder, in primis gli azionisti di minoranza.